PRODUZIONE BANDIERE: DUE ARTI CHE SI FONDONO

Le bandiere non sono una stampa qualsiasi, non si tratta di un semplice pezzo di tessuto personalizzato che sventola in qualche modo.

Le bandiere infatti, nella loro semplicità, celano un processo produttivo tutt’altro che banale, riservato ad aziende specializzate.

Per realizzare questo prodotto si fondono insieme due arti, quella della stampa e quella del cucito.

Nessuno dei due mestieri è più importante dell’altro, entrambi sono imprescindibili e vanno eseguiti con la giusta tecnica per una buona riuscita della bandiera.

STAMPA

La stampa va analizzata prendendo in due considerazione due aspetti fondamentali: supporto di stampa (tessuto) e tecnologia di stampa.
Il tessuto impiegato per le bandiere è il così detto “flag” ovvero tessuto nautico: poliestere leggero e resistente appositamente nato per questo scopo.
Anche la tecnologia di stampa delle bandiere è univoca: infatti solo con il procedimento della sublimazione a caldo è possibile personalizzare bandiere degne di questo nome, con colori duraturi e brillanti, oltre che con il valore aggiunto del “trapasso” che permette di percepire la decorazione su entrambe le facce del tessuto.

CONFEZIONE SARTORIALE

Una volta eseguita la stampa delle bandiere siamo a metà dell’opera. Non è sufficiente tagliare lo stampato come si fa per esempio per altre realizzazioni / materiali.
Le bandiere vengono bordate e rinforzate per resistere alle intemperie, specialmente alle sollecitazioni del vento.
Inoltre per poter essere abbinate a pennoni e aste porta bandiera vengono rifinite con svariati accessori (asole, laccetti, occhielli, etc).
Nonostante i progressi tecnologici, la fase della cucitura è tuttora una lavorazione eseguita artigianalmente: mediante macchinari industriali, grazie alla competenza e alla manualità di operatori esperti (ad oggi solo la fase di taglio può essere automatizzata ricorrendo ad appositi sistemi ).

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