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LAMINATRICE: PER PLASTIFICARE E DECORARE

Non solo macchine da cucire… Le operazioni di finishing stampa che eseguiamo coinvolgono anche attrezzature meno note ai non addetti ai lavori, ma comunque estremamente utili.
Soprattutto quando le stampe sono realizzate su adesivo entra in scena la laminatrice o calandra.
La laminatrice è utilizzata principalmente per plastificare le stampe (adesivi e pannelli) grazie all’applicazione (laminazione) di un film protettivo (trasparente, lucido o opaco a discrezione).
Un altro campo di impiego ricorrente è quello che coinvolge la laminatrice per effettuare il così detto “accoppiamento”: è l’operazione per la quale l’adesivo viene applicato a un altro materiale (per esempio un pannello).
Impiegare una laminatrice / calandra per plastificare e montare adesivi consente di ottenere decorazioni con elevati risultati qualitativi, evitando pieghe, increspature e altri inestetismi.
Per meglio comprendere il funzionamento di una laminatrice mostriamo una delle laminatrici in uso nel nostro laboratorio di finishing:

Apparentemente può sembrare un attrezzatura abbastanza basica ma ci sono alcune peculiarità da non sottovalutare.

I rulli della laminatrice sono la sua parte più importante.
In tal senso le calandre non sono tutte uguali, per avere prestazioni ottimali sono da preferire macchinari con rulli consistenti, sia a livello di diametro che di peso. Questa caratteristica, specie se abbinata a laminatrici con sistema di pressione pneumatico, fa davvero la differenza, trattando ogni materiale con impostazioni dedicate.

Fondamentale anche il riscaldamento dei rulli (non tutte le laminatrici hanno questa peculiarità e operano solo a freddo). Per performances migliori meglio optare per una macchina con rullo superiore riscaldato.
I rulli in temperatura consentono per esempio all’adesivo di “ammorbidirsi” adattandosi meglio alle superfici su cui vengono applicati.
Anche la temperatura è una variabile da regolare in base al tipo di operazione da svolgere e in relazione ai materiali impiegati.

Da utilizzatori sottolineiamo anche l’importanza dell’ergonomia della macchina. Avere tutti i comandi al posto giusto fa la differenza soprattutto quando c’è un solo operatore che lavora sulla calandra.
Stesso discorso per la facilità di attacco / stacco degli alberi su cui si posizionano le bobine con i materiali coinvolti nelle lavorazioni.
L’avvolgimento e svolgimento dei supporti è un altro elemento chiave: diffidare da laminatrici troppo economiche, calandre strutturate a livello di telaio portante garantiscono infatti una maggior affidabilità nel tempo anche per questo tema.
Cura e manutenzione: mantenere i rulli della calandra senza determinare alterazioni di forma e superficie è fondamentale per ottenere buoni risultati nel tempo. Attenzione anche alla polvere: la maggior parte dei materiali che finiscono in una calandra sono carichi elettrostaticamente, una postazione pulita permette di limitare la possibilità che impurità finiscano sotto l’adesivo o la lamina delle nostre stampe.
Contattateci per necessità e informazioni sull’argomento!

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