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Bandiere istituzionali delle regioni d’Italia


Nel post di oggi, prendiamo in esame le bandiere istituzionali delle 20 regioni d’Italia (in ordine alfabetico).



Abruzzo


La bandiera dell’Abruzzo è composta da uno sfondo rosso con al centro lo stemma regionale, composto da una bordatura oro e 3 fasce trasversali rispettivamente di colore bianco, verde e azzurro a simboleggiare le vette innevate, i rilievi montuosi e il mare.



Basilicata


La bandiera ufficiale della regione Basilicata, si compone anch’essa con fondo in tinta, in questo caso blu, e lo stemma posto al centro; stemma composto da 4 fasce azzurre su fondo argento con bordatura oro.

Istituzionalizzata con legge nr.12 giugno 1973




Calabria


La bandiera istituzionale di questa regione non è ancora regolamentata tramite normativa ufficiale; i simboli della regione sono quindi lo stemma e il gonfalone, come da legge regionale nr.6 giugno 1992.

Lo stemma posto al centro è composto da una croce di Sant’Andrea che racchiude al suo interno i 4 glifi rappresentativi della regione:

  • 1. Pino laricio (albero tipico della Sila) verde al vertice su sfondo oro, a rappresentare le bellezze naturali
  • 2. Capitello dorico su fondo oro al vertice inferiore a rappresentare la cultura e tradizione della Magna Grecia
  • 3. Croce bizantina su fondo argento nella parte sinistra a rappresentare il periodo di dominazione bizantina
  • 4. Croce potenziata su fondo argento nella parte destra a memoria dei combattenti calabresi nella Prima Crociata
  • La legge che regola stemma e gonfalone è la nr.6 giugno 1992.




    Campania


    Questa bandiera si rifà allo stemma della Repubblica Marinara di Amalfi, composto da uno scudo bianco tagliato trasversalmente da una fascia rossa posizionato su fondo blu.

    Nonostante esista dalla prima metà degli anni ’70, questa bandiera istituzionale non è mai stata ufficializzata; la legge che ne regolamenta il gonfalone è la nr. 1 luglio 1971




    Emilia Romagna


    Anche questa bandiera non è ad oggi ufficializzata a mezzo normativo, a differenza dello stemma e del gonfalone (legge 46 dicembre 1989).

    Rappresenta lo stemma della regione Emilia Romagna composto da un quadrato bianco con profili verdi che racchiude il confine regionale stilizzato sempre in verde; sotto questo quadrato troviamo una banda rossa che precede(verticalmente) la scritta “Regione Emilia Romagna”.

    Nonostante questa bandiera non sia “ufficiale”, la regione ha prodotto un vero e proprio “manuale grafico” contenente le direttive d’utilizzo per le varie applicazioni.




    Friuli Venezia Giulia


    La bandiera del Friuli Venezia Giulia rappresenta un’aquila d’oro che sorregge delle rocce bianche su fondo blu che ricordano il simbolo del Patriarcato di Aquilea.

    Regolamentata dalla legge nr.135 ottobre 2001




    Lazio


    Altra bandiera non ufficiale, di forma rettangolare con propozioni 2:3.

    Al centro, su fondo azzurro, un ottagono dorato che racchiude al suo interno gli stemmi delle province di Frosinone, Latina, Viterbo e Rieti con la centro lo stemma di Roma.
    Tutti gli elementi sono legati tra loro da un nastro tricolore.

    Stemma e gonfalone seguono le linee guida dettate dalla legge regionale nr. 17 settembre 1984




    Liguria


    Una delle bandiere istituzionali più particolari tra le bandiere regionali.
    Si presenta come tricolore rettangolare: verde, rosso e azzurro.
    I colori rappresentano rispettivamente il verde dei monti, il rosso del sangue versato nelle varie battaglie e, ovviamente, l’azzurro del mare.
    Al centro, nella fascia rossa è posizionato lo stemma regionale rappresentante una caravella stilizzata, simbolo della tradizione marinara di questa regione, nella cui vela sono presenti quattro stelle simboleggianti le 4 province, divise da una Croce di San Giorgio.

    La legge nr. 15 gennaio 1985 regolamenta questa bandiera.




    Lombardia


    Questa bandiera istituzionale, ha attraversato molti iter prima di essere ufficializzata nel gennaio 2019.
    Il primo vessillo regionale, risalente al 1176, in uso alla Lombardia è la Croce di San Giorgio rossa su campo bianco, già però bandiera di Milano; usato per la prima volta nella battaglia di Legnano.
    Tra il 1447 e il 1450 la bandiera diventa quella dell’Aurea Repubblica Ambrosiana (croce di San Giorgio rossa su fondo bianco), effige di Sant’Ambrogio.

    Nel 1798, a seguito della Rivoluzione Francese, la Repubblica Cisalpina fu una delle prime regioni ad utilizzare il Tricolore italiano, ispirandosi a quello francese.

    Tra il 1990 e il 2019 sono diversi i progetti per ufficializzare la bandiera della regione Lombardia, tutti con l’utilizzo della Croce di San Giorgio in affiancamento alla Rosa Camuna, antico vessillo delle popolazioni celtiche.

    Nel febbraio 2019 con la legge nr. 2 viene adottata ufficialmente l’utilizzo della Rosa Camuna argento(simbolo di luce) al centro di uno sfondo verde.




    Marche


    Bandiera presentata per la prima volta nel novembre 1995 su consiglio del Presidente Scalfaro.

    Rappresenta un picchio stilizzato sovrapposto alla lettera “M” nera su fondo bianco delimitati da uno scudo verde.
    La scelta del picchio si aggancia alla tradizione marchigiana quando, nell’età del ferro, i Piceni arrivarono in questi territori guidati sani e salvi da questo animale.




    Molise


    Una delle bandiere più semplici; rettangolare con sfondo blu con al centro lo stemma della regione, uno scudo rosso bordato d’argento tagliato trasversalmente da una fascia argento.



    Piemonte


    Simile allo stemma regionale, si differenzia per forma rettangolare e frange dorate lungo il perimetro; all’interno uno sfondo blu Savoia che racchiude la Croce bianca su fondo rosso con in sovrapposizione un limbello azzurro.

    Legge regionale di riferimento nr.36 giugno 1997




    Puglia


    La bandiera della Puglia rappresenta la corona Federico Ruggero di Hohenstaufen che sormonta uno scudo con 6 cerchi, rappresentanti le province, che sormontano un ottagono, rappresentante la pianta di Castel del Monte contenente un olivo stilizzato simbolo delle campagne pugliesi.

    Regolamentata dalla legge 129 agosto 2001




    Sardegna


    Sicuramente una delle bandiere più iconiche, la “bandiera dei quattro mori”.
    Questo flag istituzionale si compone con la croce di San Giorgio rossa su fondo bianco e in ogni quadrante una testa nera con una benda bianca sulla fronte.

    La prima intestazione di questa bandiera, risale al 1281, su sigillo di cancelleria reale di Pietro III d’Aragona.
    Nel 1509 in uno stemmario portoghese viene rappresentata con la Croce di San Giorgio senza mori, che compaiono invece frequentemente con Carlo V nella prima metà del 1500.

    Il significato non è ancora univoco; secondo alcuni sarebbe legata alla vittoria della corona di Aragona contro i Mori nel 1096 riconquistando le 4 regioni spagnole, rappresentate appunto dai mori, mentre la croce rappresenterebbe i crociati inviati in Terra Santa.
    Secondo altri invece, i mori, rappresenterebbero il santo egiziano Maurizio martirizzato sotto il regno di Diocleziano; cosi la bandiera divenne la bandiera ufficiale del Regno di Sardegna nel 1297.

    Nei secoli i mori hanno subito variazioni nella rappresentazione: benda sulla fronte, sugli occhi, sguardo rivolto da un lato, coronati, a colori invertiti, etc.

    Nel 1952 diventa la bandiera istituzionale ufficiale della regione autonoma ma solo nel 1999 che una legge regionale stabilì che i mori avessero la benda in fronte e guardassero il lato battente della bandiera.




    Sicilia


    Una delle bandiere più famose e antiche del mondo.
    La bandiera rappresenta l’iconica Trinacria con al centro la testa di una Gorgone su uno sfondo giallo-rosso tagliato trasversalmente.
    Il primo utilizzo noto risale al 1282 durante la rivolta dei Vespri siciliani.
    I colori rappresentano l’unione tra Palermo e i Corleone.
    Tra 1296 e il 1816 questa bandiera cambia completamente di aspetto diventando rettangolare con 4 triangoli con le punte al centro.
    Nel 1848 durante il periodo rivoluzionario cambia nuovamente diventando il tricolore con la trinacria al centro.

    Nel 1944 cambia nuovamente diventado di fatto l’attuale versione, ufficializzata con legge regionale nr.1 gennaio 2000.




    Toscana


    Bandiera rettangolare a fondo bianco con 2 linee rosse lungo l’asse orizzontale a delimitare un pegaso rampante al centro.
    La scelta di questo animale mitologico si riallaccia alla seconda guerra mondiale e dal suo utilizzo da parte del Comitato Toscano di Liberazione Nazionele.

    Legge di riferimento nr. 18 febbraio 1995




    Trentino Alto Adige


    Bandiera molto particolare in quanto vessillo di una regione autonoma formata a sua volta da due province anch’esse autonome.
    Questo flag istituzionale è infatti la risultante dell’unione delle due bandiere provinciali di Trento e Bolzano.
    Di forma rettangolare, divisa in due fasce orizzontali, bianca e azzurra, con al centro uno scudo contenente 4 aquile.



    Umbria


    Bandiera molto semplice, di forma rettangolare, sfondo verde con tre ceri rossi al centro su fondo grigio.
    I ceri rappresentano la Corsa dei Ceri che si tiene ogni 15 maggio in onore di Sant’Ubaldo Baldassini.

    Legge di riferimento nr. 5 maggio 2004




    Valle d’Aosta


    Drappo rettangolare con rapporto 2:3, diviso verticalmente in 2 fasce, rispettivamente nera e arancio; al centro lo stemma del Ducato d’Aosta.

    Regolamentata dalla legge nr. 6 marzo 2006




    Veneto


    L’attuale bandiera prende spunto dalla storica bandiera della Serenissima Repubblica di Venezia, in uso attualmente alla città.

    Si compone da 7 frange con gli stemmi delle province, nella parte centrale il Leone Marciano.

    Legge regionale nr. 56 maggio 1975


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